La scuola dell’infanzia, oggi, si colloca all’interno dello scenario sociale con precise collocazioni di scuola, quindi con ben definiti compiti istituzionali. E’ da considerare che la società attuale presenta, tra le altre caratteristiche, quella della complessità, i cui indicatori sono:
- rapidità dei mutamenti;
- pluralità dei modelli di comportamento e degli orientamenti di valore;
- presenza di nuove forme di informazione;
- proliferazione dei modi di produzione e consumo;
- espandersi delle reti, dei messaggi multimediali e plurimetrici;
- presenza sempre più ampia di elementi multiculturali e plurietnici.
Occorre quindi che la scuola dell’infanzia tenga conto degli aspetti positivi e negativi di tali indicatori per poter far fronte a un nuovo diritto fondamentale che si pone accanto a quelli ufficialmente sanciti dalla costituzione italiana e a quello dello sviluppo armonico e che va sotto il nome di diritto ad una maggiore qualità della vita. L’analisi sociologica è molto aderente alla realtà particolare in cui opera l’I.C. di Alliste, per cui il rispetto della diversità, la partecipazione, la responsabilità sono i nuovi valori da tutti riconosciuti.
Finalità generali
I Nuovi Orientamenti del ’91 e le Indicazioni Nazionali hanno identificato tre prioritari e fondamentali traguardi di sviluppo psicologico nei bambini e, dando anche una nuova valenza di significato, li ha posti come finalità generali da perseguire:
- Maturazione dell’identità personale (sotto il profilo corporeo intellettuale dinamico)
- Conquista dell’autonomia (indipendenza dall’ambito sociale e naturale; scoperta, interiorizzazione e rispetto pratico dei valori condivisibili; coscienza della libertà di pensiero)
- Sviluppo delle conseguenze (abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive, cognitive, creative)